“Avevamo capelli lunghi” di Francesca “Cheyenne” Roveda è un romanzo intenso che cattura le vite di chi affronta il cancro, non solo come malattia fisica ma come profonda esperienza emotiva. Il libro è narrato attraverso gli occhi di Cheyenne, una veejay che ha visto la propria vita sconvolgersi quando le fu diagnosticato il cancro. Attraverso un racconto franco e diretto, Roveda porta il lettore a toccare con mano la paura, il coraggio e l’amore che emergono in situazioni estreme.

Ciò che colpisce di questo romanzo è il suo approccio sincero e umano alla malattia, senza cadere nel sentimentalismo. Francesca Roveda racconta la propria esperienza e quella delle amiche con cui ha condiviso il cammino di cura, le quali diventano una rete di sostegno indispensabile, un vero rifugio durante le tempeste più difficili. Il tema della solidarietà femminile, delle risate che nonostante tutto riescono a fiorire, e delle storie personali che si intrecciano nella sala d’attesa di un ospedale è uno dei punti di forza del romanzo, rendendo ogni pagina una testimonianza di resilienza.

La scrittura di Cheyenne è scorrevole e diretta, con un linguaggio autentico che non teme di descrivere le realtà più dure del percorso di guarigione. Questo lo rende non solo un libro autobiografico, ma anche una guida emotiva per chiunque sia toccato, direttamente o indirettamente, dal cancro. In definitiva, “Avevamo capelli lunghi” non è solo un romanzo sulla malattia, ma anche un inno alla vita, alla speranza e alla capacità umana di trovare bellezza anche nei momenti più bui.

Perché questo libro è interessante:

  • Esperienza autentica: Francesca Roveda condivide la sua storia con sincerità disarmante, rendendo il libro una lettura profonda e veritiera su cosa significhi affrontare il cancro.
  • Inno alla resilienza: Il romanzo è una celebrazione della forza dell’animo umano e del valore delle amicizie che nascono in momenti di difficoltà.
  • Riflessione sulla vita: Non è solo un libro sulla malattia, ma è anche un invito a riflettere su quanto la vita possa essere preziosa e meravigliosa nonostante le sue sfide.
  • Supporto per chi è coinvolto nella malattia: “Avevamo capelli lunghi” è una lettura che può offrire conforto e comprensione a chi sta affrontando un percorso simile, che si tratti di pazienti, familiari o amici.

È un libro che ti fa sentire meno solo e ti ricorda che, anche quando la vita cambia in modi inaspettati, il valore dell’amore e dell’amicizia può fare la differenza.