Uno studio pubblicato nell’International Journal of Cancer ha analizzato la relazione tra i livelli plasmatici di acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 e l’incidenza di tumori, sia in generale che per 19 tipi specifici. Utilizzando dati della UK Biobank su oltre 250.000 partecipanti, seguiti in media per quasi 13 anni, i ricercatori hanno cercato di chiarire se e come questi acidi grassi influenzino il rischio di cancro.

I risultati mostrano che sia gli omega-3 che gli omega-6 nel sangue sono associati a una leggera riduzione del rischio complessivo di sviluppare un tumore, suggerendo un potenziale effetto protettivo. Gli omega-6 sono stati associati a un rischio ridotto in 14 dei 19 tumori analizzati, inclusi quelli al colon, stomaco, polmoni, fegato e alcuni tumori della pelle. Gli omega-3, invece, hanno mostrato associazioni inverse con cinque tipi di tumori, come quelli al colon e al polmone. Tuttavia, livelli elevati di omega-3 sono stati collegati a un lieve aumento del rischio di cancro alla prostata, una scoperta che si allinea con altri studi che suggeriscono possibili rischi associati agli omega-3 per questo tipo di tumore.

L’analisi ha anche rilevato che la proporzione tra omega-6 e omega-3 potrebbe influenzare il rischio complessivo di cancro: un rapporto omega-6/omega-3 elevato è stato associato a un rischio maggiore, specialmente per i tumori del retto e del colon. Inoltre, gli effetti protettivi degli omega-6 sono risultati più marcati nelle donne e nelle persone più giovani, mentre gli omega-3 hanno mostrato associazioni più forti negli uomini, nelle persone anziane e nei fumatori attivi.

Utilizzando biomarcatori circolanti, anziché stime di assunzione dietetica, lo studio offre un approccio più preciso per misurare l’influenza degli acidi grassi sul rischio di cancro, riducendo errori legati alla memoria o a imprecisioni nelle stime dietetiche. I risultati suggeriscono che elevati livelli di omega-3 e omega-6 nel plasma potrebbero avere un piccolo effetto protettivo su diversi tipi di tumore, con variazioni a seconda dell’età, del genere e di altri fattori.

https://onlinelibrary.wiley.com/doi/10.1002/ijc.35226