Rachele Aspesi, farmacista specializzata in Nutrizione e Dietetica Applicata, nel suo libro “La dieta anti-cancro esiste? La prevenzione a tavola tra verità e scienza” (Edizioni Lswr, 2024), chiarisce che non esiste un unico alimento capace di prevenire o curare il cancro, né una dieta “anti-cancro” specifica. Tuttavia, uno stile alimentare basato su una dieta ricca di alimenti vegetali può aiutare le nostre cellule a vivere meglio e a difendersi più efficacemente.

Gli studi mostrano che una dieta ricca di fibre alimentari, come quelle contenute in cereali integrali, frutta, verdura e legumi, può migliorare il controllo glicemico, la motilità intestinale e favorire una corretta eliminazione dei batteri attraverso le feci (Aspesi, 2024). È consigliato consumare almeno 25-30 grammi di fibra al giorno per ottenere questi benefici.

Inoltre, Aspesi mette in guardia da alcune abitudini alimentari dannose che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro, come il consumo eccessivo di carne rossa (soprattutto se lavorata), di alimenti altamente processati e di bevande zuccherate. La carne rossa, in particolare, dovrebbe essere limitata a non più di 400 grammi a settimana, poiché un’assunzione eccessiva è correlata a un maggior rischio di sviluppare il cancro del colon-retto, a causa dei grassi saturi e dei composti potenzialmente cancerogeni che si formano durante la cottura a temperature elevate (Aspesi, 2024).

Un altro consiglio importante riguarda la moderazione del consumo di bevande zuccherate e alcoliche. Secondo Aspesi, l’etanolo, classificato come cancerogeno, è associato a un rischio maggiore di sviluppare malattie oncologiche, motivo per cui è consigliato limitarne l’assunzione: un’unità alcolica al giorno per le donne e due per gli uomini (Aspesi, 2024).

Pertanto, seguire una dieta varia ed equilibrata, basata su una ricca assunzione di alimenti vegetali e con moderazione nell’uso di carne rossa e prodotti trasformati, può contribuire a mantenere uno stato di salute ottimale e a ridurre il rischio di sviluppare malattie oncologiche. Questo approccio è ben illustrato nel libro di Rachele Aspesi.