Valter Longo critica l’idea che i cibi “low fat” siano benefici per la salute e sottolinea come una dieta ricca di grassi vegetali, specialmente olio d’oliva e frutta a guscio, sia invece associata a una maggiore longevità e a un rischio ridotto di malattie cardiovascolari e cancro. Negli anni ’80 e ’90, il movimento low-fat era molto diffuso, sostenendo che ridurre tutti i grassi fosse utile per la salute. Tuttavia, uno studio spagnolo recente ha smentito questa convinzione. In un campione di oltre 7.000 persone a rischio cardiovascolare, coloro che seguivano una dieta mediterranea ricca di olio d’oliva e frutta a guscio hanno registrato meno infarti e ictus rispetto a chi seguiva una dieta povera di grassi.

Questi risultati sono supportati da studi della Harvard School of Public Health, secondo cui un’elevata assunzione di grassi e proteine animali aumenta il rischio di mortalità per cancro e altre malattie. Al contrario, un consumo di grassi vegetali e un basso apporto di proteine animali sono associati a una riduzione del rischio di mortalità da cancro, infarti e ictus. Longo evidenzia anche che popolazioni longeve, come gli avventisti di Loma Linda e gli abitanti del Sud Italia, consumano frequentemente grassi vegetali, dimostrando i benefici di queste abitudini alimentari.

https://www.corriere.it/sette/editoriali/24_ottobre_27/valter-longo-ci-sono-le-prove-i-cibi-low-fat-non-allungano-la-vita-ecco-i-grassi-che-fanno-bene-d401e858-0f33-401a-b840-6271ec537xlk.shtml