Una donna di 73 anni, affetta da carcinoma mammario metastatico particolarmente aggressivo, ha ricevuto il trattamento con sacituzumab govitecan (SG) dopo fallimenti di precedenti terapie con nab-paclitaxel e atezolizumab e successivamente con carboplatino e gemcitabina, entrambe inefficaci. Il trattamento con SG, iniziato a febbraio 2023, ha portato a una risposta completa e duratura dopo 15 mesi di terapia, con buona tollerabilità e solo effetti collaterali moderati come neutropenia e diarrea (Mulas e Mascia, 2024). Il caso mostra come SG, un anticorpo-farmaco coniugato mirato all’antigene Trop-2, sia efficace nel prolungare la sopravvivenza libera da progressione in pazienti con carcinoma mammario triplo negativo (TNBC), caratterizzato da resistenza a molte terapie standard (Moon et al., 2008; Goldenberg et al., 2015). I risultati di questo caso sono coerenti con studi precedenti che mostrano miglioramenti significativi della sopravvivenza con SG in pazienti pretrattati con più linee di chemioterapia (Bardia et al., 2021; Rugo et al., 2023). La paziente è attualmente in buone condizioni generali e continua il trattamento con SG senza significativi effetti collaterali che ne compromettono la qualità della vita. Questo caso clinico evidenzia l’importanza di SG come opzione terapeutica promettente per pazienti con TNBC in stadio avanzato, con una lunga sopravvivenza e buona qualità di vita (Anders et al., 2013; Lee e Djamgoz, 2018).
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