Lo studio “Efficacy and Safety of Pembrolizumab plus Axitinib combination for Metastatic Renal Cell Carcinoma in a Real-World Scenario” ha valutato l’efficacia e la sicurezza della combinazione Pembrolizumab/Axitinib come terapia di prima linea per carcinoma renale metastatico (mRCC) in un contesto reale in Italia. Si tratta di uno studio prospettico condotto su 170 pazienti trattati tra dicembre 2020 e settembre 2023 presso diversi centri italiani.

La maggior parte dei pazienti (83%) presentava istologia a cellule chiare e nel 33% dei casi erano presenti caratteristiche sarcomatoidi. Circa il 55% aveva metastasi sincrone al momento della diagnosi e il 58% aveva subito una nefrectomia, di cui il 27% di tipo citoriduttivo. Le metastasi polmonari erano presenti nel 62% dei pazienti, mentre metastasi ossee e epatiche sono state identificate nel 38,8% e nel 17,1% rispettivamente. I pazienti sono stati stratificati in base ai criteri IMDC: il 18,8% era a basso rischio, il 62,4% a rischio intermedio e il 18,8% ad alto rischio.

Al momento dell’analisi, il trattamento era ancora in corso nel 49% dei pazienti e la progressione della malattia è stata osservata nel 45%. La sopravvivenza libera da progressione (PFS) mediana è stata di 19,2 mesi e la sopravvivenza globale a 24 e 36 mesi era rispettivamente del 62% e del 58%. Il controllo della malattia è stato raggiunto nell’84,6% dei pazienti, con un 4,3% che ha ottenuto una risposta completa e un 52% una risposta parziale. L’analisi multivariata ha evidenziato che età ≥ 65 anni, istologia non a cellule chiare, punteggio IMDC e interazione tra genere ed eventi avversi erano associati a una prognosi peggiore.

Questo è il primo studio prospettico in un contesto reale a confermare l’efficacia e la sicurezza della combinazione Pembrolizumab/Axitinib come prima linea per mRCC.

Fonte: Clinical Genitourinary Cancer, 2024. Autori: Annalisa Guida et al.